Il nostro studio ci ha permesso di confrontare due tecnologie per l’abbattimento del toluene e abbiamo notato che le efficienze di rimozione sono simili tra loro e rispettivamente 88 ± 4% per il TPBR e 86 ± 9% per il BTF. Le prestazioni del TPBR sono leggermente migliori ma sono soprattutto più stabili per via delle alte concentrazioni di DO e valori più elevati di pH, Il BTF (dominato da Proteobacteria e Actinobacteria alla fine dell'esperimento) supportava una rimozione simile del toluene, ma ha sofferto di prestazioni più instabili per via dell’accumulo di metaboliti secondari e di acidificazione del mezzo di ricircolo che va ad inibire l’attività microbica. Infine, la fissazione della CO2 da parte delle microalghe nel TPBR ha provocato a riduzione delle emissioni di CO2. Possiamo in conclusione affermare che la cooperazione tra microalghe e batteri e una soluzione efficace per la rimozione del toluene e può rappresentare una sfida per il futuro.