L’analisi dei potenziali impatti relativi alla componente “radiazioni ionizzanti” è stata svolta analizzando lo stato attuale dell’ambiente indagando l’eventuale presenza di sorgenti di gas radon, viene quindi verificata la possibilità di produzione di gas radon durante le lavorazioni e la presenza di eventuali sorgenti in fase di esercizio. ARPA Puglia, a partire dal 2004, ha effettuato una serie di campagne di misura e i dati di concentrazione di radon misurati sono stati georeferenziati e graficizzati ed è emerso che l’area tarantina non è caratterizzata da livelli elevati di concentrazione di radon. Per quanto concerne la fase di esercizio, negli aeroporti in genere non sussistono le condizioni che possono portare alla produzione di radiazione ionizzante e le ispezioni e il controllo di bagagli vengono effettuati tramite l’utilizzo di apparecchiature emettenti radiazioni ionizzanti, si tratta tuttavia di apparecchiature cui i passeggeri non sono esposti.