Introduzione
La dispersione di odori in atmosfera è un argomento al giorno d’oggi di estrema sensibilità. Le emissioni di odori molesti rientrano tra gli argomenti negativi più significativi di impatto ambientale \cite{m2008}\cite{v2008}. Pur non essendo in gran parte dei casi un rischio per la salute dell’uomo, sono comunque tra i principali elementi di opposizione, soprattutto nei paesi industrializzati, alla localizzazione di nuovi impianti osmogeni, quali ad esempio gli impianti di trattamento ambientale (Figura 1), favorendo così le ben note logiche di NIMBY (Not In My Back Yard, ovvero non nel mio giardino) \cite{2016}. Tra le principali conseguenze è stata registrata una significativa riduzione di valore di questi territori, seguita da numerose proteste cittadine residenti nelle vicinanze di questi impianti. Inoltre, in riguardo alle emissioni in atmosfera, la normativa italiana ha emanato una direttiva (UE) 2015/2193 del Parlamento europeo e del consiglio tramite il Dlgs 183/2017-introdotto l’art 252-bis nel Dlgs 152/06, limitando le emissioni di questi inquinanti originati da impianti industriali che producono emissioni in atmosfera \cite{2012a}\cite{v2013} . Il desiderio di agire in merito al problema delle emissioni odorigene da parte degli impianti industriali è dunque una certa conseguenza di tale normativa \cite{2012b}\cite{2016b}. Risulta dunque di estrema importanza la caratterizzazione e gestione delle emissioni odorigene che può essere attuata attraverso delle fasi di controllo con sistemi di misura che risultano potenzialmente in grado di rispondere a tali esigenze, ma hanno comunque bisogno di essere ottimizzati e testati in continuo per le specifiche problematiche, in modo da risultare efficienti in merito alla presenza degli odori in tracce \cite{Zarra_2019} . La caratterizzazione e misura degli odori risulta comunque ancor’oggi oggetto di studio e ricerca. Non esiste un metodo unico ed univocamente riconosciuto per la misura degli odori \cite{v2014} \cite{2012c} . Generalmente la soluzione adottata è quella del ricorso ad un insieme integrato di indagini e di tecniche, per riuscire ad ottenere così il maggior numero di informazioni possibili in merito al fastidio indotto \cite{Naddeo_2012}\cite{2012} .