Problematiche relative al diclofenac e tecnologie per la sua rimozione
I prodotti per la cura fisica e personale come saponi, creme e soprattutto prodotti farmaceutici sono prodotti affinchè siano in grado di garantire la loro massima efficacia e resistenza all’ inattivazione fin quando non svolgano completamente la funzione per loro prevista\cite{ballesteros2016}. Per questo motivo essi hanno destato particolari preoccupazioni negli ultimi anni in quanto contaminanti emergenti cioè non ancora normati, e per via della loro propensione a provocare alterazioni del sistema endocrino e incremento della resistenza microbica ai farmaci \cite{ballesteros2016}. Questi contaminanti sono escreti dal corpo umano tramite feci e, poiché non vengono da esso completamente metabolizzati, i convenzionali metodi di trattamento delle acque reflue non riescono a degradarli completamente, ed è facile ritrovarli negli effluenti delle acque reflue, in fiumi e laghi \cite{Naddeo_2009} ed in acque sotterranee e superficiali. Particolare attenzione viene posta in questo studio sul diclofenac . La presenza del diclofenac è stata negli ultimi anni quella maggiormente segnalata per via della sua ampia disponibilità in commercio e dell' inefficienza dei convenzionali metodi di trattamento delle acque reflue (WWTP) \cite{Han_2020}. Esso, insieme ad altri prodotti farmaceutici è una sostanza aromatica e presenta un potenziale rischio per la salute umana e animale dovuto alla loro persistenza, al bioaccumulo ed alla non biodegradabilità e tossicità \cite{Wang_2020} . Inoltre, poichè gli effetti che produce sono negativi anche per concentrazioni molto basse è necessario ridurre ulteriormente la sua presenza negli effluenti.