Conclusioni

Lo studio ha dimostrato che l’efficacia della Fitoestrazione di metalli pesanti (Cd, Hg, Zn) nelle colture testate aumenta se accoppiata a lavaggi del suolo mediante agenti chelanti e sostanze chimiche che influenzano la biodisponibilità dei contaminanti, aumentando la mobilità e l'assorbimento degli stessi. Entrambe le specie vegetali sono risultate eccellenti iperaccumulatrici di metalli pesanti, infatti sono state raggiunte percentuali di rimozione fino al 75% e in ogni caso, che hanno permesso di raggiungere l’obiettivo della bonifica, in quanto le concentrazioni di contaminanti sono risultate inferiori ai valori di concentrazione soglia di contaminazione Csc. Visto il breve periodo e i costi moderati, confrontabili con quelle di abituali pratiche agronomiche, con i quali tali risultati sono stati ottenuti, il fitorisanamento è certamente una tecnologia su cui si dovrà investire nel prossimo futuro.